Mi ci è voluto un po’ per abituarmi, ma la Terra è un mondo con tanti più colori del mio.
Quando si è aperto il mio portale mi sono ritrovato all’interno di qualcosa di morbido che somigliava al
nostro modo di viaggiare, ma non del tutto.
Mi sono sentito soffocare ed ero stretto, nonostante intorno a me tutto fosse bianco e morbido.
“Non c’è tempo, dovevo liberarmi.” – E’ la prima cosa che ho pensato.
Ho cominciato a muovermi e poi a dimenarmi. Niente.
Ma poi ho sentito un ticchettio strano, mai sentito prima.
C’era qualcosa vicino a me che produceva un suono meccanico irregolare sia nel tempo che nel volume.
Ecco… qui ammetto che sono andato nel panico.
Ma ho raggiunto un altro livello di panico quando non ho sentito più sotto di me una superficie solida e ho capito che stavo cadendo.
Ancora non posso raccontarti molto di me, ma ti posso dire che sono partito in gran fretta e non
conoscevo la mia destinazione.
Mi hanno solo detto “Hai una missione importante, capirai strada facendo…”
Facile no?
Insomma… mica tanto per uno a cui piace essere un minimo organizzato.
Comunque ti stavo dicendo: stavo cadendo.
Mi è sembrata un’eternità, ma oggi che so da dove sono caduto, ti posso dire che è circa un metro e
mezzo.
Poi mi sono fermato.
Ero vivo.
La cosa bianca e soffice in cui mi trovavo ha cominciato a muoversi come spinta da forze esterne e piano
piano ha cominciato a filtrare una luce celestina.
Ma fuori era buio.
Non capivo… Che posto strano!
Poi all’improvviso una faccia enorme.
Un essere umano?
Non mi aspettavo che foste così grandi, devo dirti la verità…
Aveva una faccia decisamente assonnata e con dei riflessi abbastanza rallentati.
Con tranquillità e sorpresa mi ha chiesto: “E te chi sei?”
Era Veronica, ed il mio portale si era aperto all’interno di uno dei suoi cuscini di ovatta che utilizza per
fare le imbottiture. E ovviamente lo tiene sull’ultimo scaffale in alto in laboratorio.
Ora che la conosco posso dire che è un caso che sia riuscita a prendermi al volo!
Ha delle mani di burro tali che è qualcosa di incredibile…
Mi ha detto che le ha sempre avute e neanche gli sport l’hanno aiutata.
Non lanciatele mai niente! Ne va della salvezza di quello che lanciate.
E un’altra cosa che mi aveva stupito appena l’ho vista, era la sua tranquillità.
In realtà poi ho scoperto che è sonnambula e che quella sera si era quasi addormentata davanti al
computer per finire una ricerca di lavoro. E tra sonnambulismo e esperienza di gioco di ruolo dal vivo,
ogni tanto riesce a recitare bene.
In realtà è una cacasotto incredibile.
Se voglio guardarmi una storia di paura devo farlo da solo… Ti rendi conto?
Quella sera mi ha lasciato in laboratorio, come se facessi parte di un sogno, di qualcosa di mai avvenuto.
Ci sono rimasto male lì per lì.
E non hai idea della faccia che ha fatto il giorno dopo quando mi ha visto e si è resa conto di quello che è
successo davvero la sera prima.
In realtà a sgranare gli occhi siamo stati in tre: lei, Rogue (il gatto più grande) e io.
Ma questa è un’altra storia, te la racconterò più avanti.
Adesso mi preparo perché sento che Veronica sta arrivando in laboratorio insieme a quel pestifero
quadrupede.
Oggi è la giornata nella quale progettiamo e realizziamo il piano editoriale con i contenuti pieni di
consigli da pubblicare sui social.
Hai qualche domanda?
Sei fermo o non sai proprio da dove partire?
Contattala come hanno fatto già altri e vedrai che ti aiuterà a sbloccarti e a mettere il turbo al tuo cosplay.
A presto!
MrCosplay
