Kimono Mostra al Museo del tessuto di Prato
KIMONO – Riflessi d’arte tra Giappone e Occidente
Questo era il titolo della mostra appena terminata al Museo del Tessuto di Prato.
Ti dico la verità, aspetto con trepidazione la prossima mostra!
Sono anni che lo frequento e lo trovo sempre molto interessante.
Oltre alla parte di mostra temporanea troverai sempre la mostra permanente e una prima parte di una mostra sul costume (di solito).
Cominciamo dall’inizio!
Nella prima parte entrerai in una stanza buia.
Ricordati di non fare mai foto con il flash, rovinerebbe i vestiti storici che sono conservati in queste teche.
E proprio perché sono esposti con poca luce, le foto vengono peggio ma fidati che se le archivi per bene saranno dei supporti preziosi quando dovrai andare a realizzare qualcosa di storico o di ispirazione storica.
Nelle foto che vedi sopra ti ho messo un panciotto (oggi detto più facilmente gilet) in seta e il dettaglio dell’impuntura fatta a mano, sempre con filo di seta, che si chiama “puntino” o “bacchetta” a seconda della lunghezza del punto.
Si tratta di un tipo di punto che sta scomparendo perché è molto complesso e caro da fare.
Io so farli entrambi, la mia Maestra Artigiana me lo ha insegnato, ma ho dovuto aspettare 5 anni prima di poter solo provare.
5 anni x 40 ore alla settimana, tra cucito a mano e a macchina, fai tu il conto…
Ti starai chiedendo perché…
E’ molto semplice in realtà.
Per fare questo punto serve una grandissima precisione e costanza.
Devi farlo sempre lungo uguale, sempre con la stessa distanza, sia tra i punti che dal margine.
E come se non bastasse: devi prendere anche il tessuto inferiore ma solo un puntino, e devi fare in modo che non si sposti e non faccia grinze.
Ma a me piace molto, sia farlo che vederlo!
Nella parte successiva troverai le informazioni base sul tessuto.
Di cosa è fatto?
Come è fatto?
Come è lavorato? Come è colorato? Come è rifinito?
E quando salirai al primo piano vedrai un po’ di macchinari molto interessanti.
Alcune di queste cose, quelle che troviamo più spesso nel mondo del costume cosplay e non solo, le racconto nel mio video corso “Tessuti per cosplay e altre cose che puoi cucire“.
Vai a dare un’occhiata perché ho deciso di regalarti la prima lezione.
Ma arriviamo finalmente alla mostra temporanea sul KIMONO
Sai quando vai ad una mostra ma non leggi le cose scritte in piccolo?
E poi quando arrivi la mostra è leggermente diversa da come te la aspettavi?
E’ quello che mi è successo.
Ero talmente felice di poter finalmente vedere dei bei kimono che non ho letto bene e mi sono persa il filo conduttore della mostra, ovvero l’arte.
Ma non importa.
Poter vedere l’abbigliamento giapponese da vicino è stato davvero interessante perché è veramente difficile trovare pubblicazioni o tutorial su come sono fatti DAVVERO!
Quindi questa è stata un’occasione per andare a sbirciare tutti i dettagli che si vedevano senza toccare…
Lo ammetto…
Ho sbirciato le cuciture, gli orli, come sono stati rimboccati, come è stata progettata la stampa….
Ma ho sbirciato anche le riparazioni.
E tante di queste foto sono entrate nel mio archivio per sapere come fare il kimono nel modo più autentico possibile.
Quindi ora devo solo capire come fare i cartamodelli.
Un paio di cose prima di lasciarti altre immagini.
KIMONO in giapponese è sia un tipo di abito che il nome per definire tutto l’abbigliamento tradizionale, quello non occidentale per intendersi.
I tessuti per fare i kimono hanno la larghezza diversa rispetto ai nostri e per fare un kimono non si taglia ma semplicemente si aumenta il margine di cucitura fino a portarlo alla taglia giusta.
E c’è un motivo per questo.
Seguimi su facebook o instagram e lo scoprirai nei prossimi post!
Se poi vuoi sapere subito di più sui tessuti per cosplay e per Larp scoprilo nel mio video corso “Tessuti per cosplay e altre cose che puoi cucire“, la prima lezione è GRATIS!
Fammi sapere cosa ne pensi di questo progetto!!
Ti leggo nei commenti.
A presto
Veronica