Che cosa è il cosplay?
Non è facile dargli una definizione breve e comprensiva di tutte le sue sfaccettature, ma se dovessi definirlo in poche parole, userei queste:
Il cosplay è un’attività ludica e sociale.
“Che paroloni Veronica” potresti pensare…
Eppure è vero.
Il cosplay è un’attività legata al mondo del gioco e dell’intrattenimento, ma allo stesso tempo è qualcosa
che non si fa da soli, anzi, abbiamo bisogno di altre persone in varie fasi della “vita cosplay”.
Ma cominciamo dall’inizio, che ne dici?
“COSPLAY” viene dalla fusione di “COSTUME” e “PLAY”.
E in italiano l’ho sentito tradotto addirittura con “giocare un costume”.
ORRIBILE, concordi con me?
Ah… Noi e l’inglese…
“Costume” effettivamente si riferisce al costume fisico, ma anche in senso lato ai “panni” di un
personaggio. Un esempio può essere il “costume drama” ovvero un film/serie/opera teatrale/… ambientato in un periodo storico, e qui non si fa riferimento solo agli abiti ma anche agli usi e costumi del periodo.
“Play” invece è quel bellissimo verbo inglese che non significa solo giocare, ma anche recitare,
interpretare, fare una performace, riprodurre immagini e suoni (e suonare)…
In realtà può significare molto altro, grazie alle costruzioni inglesi, ma fermiamoci qui.
Cosplay quindi significa essere un personaggio, significa indossarne i panni e recitare al meglio.
Perfetto.
Ma come si fa a vestire i panni di un personaggio e a recitarne la parte?
Dove si fa? Perché si fa?
Se non sei dell’ambiente ti staranno venendo un sacco di domande, ma non ti preoccupare è normale.
Ti racconto come è nato il cosplay e vedrai che ti sarà tutto più chiaro.
C’era una volta in America negli anni 30 del Novecento… potrebbe essere un titolo di una storia
avvincente di azione, e invece è realtà.
Infatti in quegli anni negli USA cominciavano a nascere varie “conventions” (fiere/conferenze) a tema
“nerd” e fu in quegli anni che i primi fan di film e opere famose cominciarono a frequentare questi raduni
in costume.
Il termine cosplay invece pare sia nato da un reporter giapponese che lo ha coniato per parlare in patria di ciò che aveva visto e che non aveva ancora un termine equivalente.
Aggiungici la curiosità e l’attenzione dei media…
Aggiungici un gruppo di ragazzi in Giappone che hanno cominciato a fare lo stesso.
Ed eccoci qua.
Da qualche “tizio strambo” che andava in giro “mascherato” in degli eventi pubblici “nonostante la sua
età”, siamo passati ad un hobby che per molti è un divertimento, per molti è una professione, per altri è un motore che fa girare l’economia di intere città o regioni.
Ma del mondo del lavoro intorno al cosplay ne parleremo in un altro articolo.
Quindi praticamente esistono persone che si travestono nel proprio personaggio preferito per
divertimento.
Ma quale è questo divertimento?
Bé… ce ne sono di diversi tipi e lo approfondirò nel prossimo articolo, ma intanto te ne accenno alcuni.
1) Stare insieme a persone con cui condividi la passione per qualcosa e passare del tempo insieme.
E questo lo fanno sciatori, camperisti, sportivi o semplicemente persone normali.
Una grigliata tra amici?
2) Essere qualcun altro per qualche ora.
Non ti capita di voler interrompere la routine ogni tanto? O di voler essere segretamente un super eroe? O
più semplicemente avere poteri magici e vivere avventure incredibili?
Tutti noi vorremmo essere al centro di una storia, anche chi non lo ammette.
Tutti noi vorremmo migliorare la nostra situazione.
3) Migliorare se stessi.
Quando fai cosplay sai da dove parti, ma non sai mai dove arrivi!
“Veronica, quanto sei criptica!”puoi pensare.
Hai ragione, mi spiego.
Quando cominci a fare cosplay conosci le tue abilità di partenza, ma non quelle alle quali puoi arrivare e
arriverai. Intendo questo.
Vuoi imparare a fare tutto da solo? Farai tanta fatica ma puoi farcela.
Vuoi imparare a recitare e a stare in pubblico senza vergognarti? Puoi farlo!
Vuoi essere coraggioso e ammirato come non lo sei nella vita reale? E chi te lo impedisce?!?
Qualsiasi cosa tu voglia, con tempo e impegno, puoi ottenerla.
E sei in buona compagnia, perché quasi tutti vogliono essere migliori sotto qualche aspetto.
4) Essere ammirati.
Mentirei se non lo dicessi.
Quindi lo ammetto: ai cosplayer piace essere ammirati.
Ma non piacerebbe anche a te dopo mesi di lavoro su un costume, un’armatura o una parrucca?
Non ti piacerebbe sentirti dire che il tuo lavoro è bello?
Per questo il cosplay è un’attività ludica e sociale.
Se glielo permetti, ti aiuterà a crescere in tantissimi ambiti della tua vita personale e professionale.
E tu fai già cosplay?
Cosa è per te il cosplay? Fammelo sapere nei commenti!
Se vuoi cominciare a fare cosplay seguimi sui social, nelle dirette e negli eventi dal vivo!
Ricordati sempre che tutti abbiamo cominciato da zero e di non paragonarti ai professionisti.
Ma se sei bloccat* e non sai da dove cominciare, allora contattami per una Consulenza Cosplay su
misura!
A prestissimo!
Veronica